lunedì 18 aprile 2011

Il libro della settimana: NIENTE E COSI' SIA

NIENTE E COSÌ SIA di Oriana Fallaci 



Dati tecnici:
Casa editrice: BUR
Collana: Opere di Oriana Fallaci
Pagine: 444
Prezzo: 11,00 €
Anno prima pubblicazione: 1969
Cod. ISBN: 9788817038829   


Visti i tempi non propriamente pacifici che stiamo vivendo ho pensato di inaugurare questa rubrica con un libro a me molto caro e che, in un certo senso mi ha stupita. Lessi quest'opera della Fallaci un po' di tempo fa a diversi anni di distanza dalla lettura de La rabbia e l'orgoglio, che mi aveva lasciato tanto amaro in bocca. Non mi aspettavo una Fallaci così diversa, così profondamente contro la guerra e così fortemente critica nei confronti della politica estera americana. 
Il libro è il frutto di un anno trascorso in Vietnam, a cavallo fra il 1967 e il 1968, come inviata di guerra. Testimone diretta della crudeltà umana e delle follia implicita in ogni conflitto, fra queste righe troviamo un'Oriana disorientata dalla violenza quotidiana, dal comportamento di giovani uomini che, mandati a combattere, diventano quasi degli animali privi di freni. La Fallaci racconta con dovizia di particolari gli scontri cui è spettatrice, la totale mancanza di umanità di alcuni soldati, la ferocia della rappresaglie dei Viet-Cong. Insomma, la guerra raccontata senza censure. Niente e così sia è innanzi tutto un inno alla vita, perché in ogni pagina la giornalista cerca di trovare una risposta ad una semplice domanda postagli dalla sorellina: "La vita cos'è?" Una domanda tanto banale quanto disarmante, cui sembra difficile trovare una risposta esauriente, specie quando si vive a contatto con morte e devastazione 24 ore su 24. 
Un resoconto accurato di un'intensità unica, coinvolgente e straziante, che dovrebbe servire da monito per il futuro. 
Oriana Fallaci è stata una giornalista vera, che dietro di sé ha lasciato un vuoto enorme. Una donna con cui spesso, soprattutto nei suoi ultimi anni, mi sono trovata in disaccordo e che manca terribilmente: manca la sua onestà intellettuale, manca la sua voglia di esserci sempre per testimoniare la storia, manca la sua forza, manca la sua capacità di osservare e di scrivere dell'umanità. 

Briciole: "Io sono qui per provare qualcosa in cui credo: che la guerra è inutile e sciocca, la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre. Io sono qui per spiegare quanto è ipocrita il mondo che si esalta per un chirurgo che sostitusce un cuore con un altro cuore, e poi accetta che migliaia di creature giovani, col cuore a posto, vengano mandati a morire, come vacche al macello, per la bandiera."        

Nicky                   

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